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“I TEDESCHI DEL 21° SECOLO” – LA NUOVA MOSTRA DI OLIVIERO TOSCANI A BERLINO

Donne, uomini, biondi, castani, di ogni estrazione sociale, professionisti e lavoratori di vari settori, cittadini del mondo: tutti tedeschi contemporanei. C’è un pezzo di Toscana nel nuovo “muro” che sarà inaugurato a Berlino il 25 aprile: grandi totem allestiti in panchine di cemento, come nuovo arredo urbano di Potsdamer Platz scelta per ospitare la mostra. Un vero reportage fotografico, dedicato ai tedeschi del XXI secolo è firmata da Oliviero Toscani, milanese verace che ha scelto di vivere a Casale Marittimo ormai dal 1970 e prodotta dalla Giannoni e Santoni: fantasia e creatività si sono incontrate per raccontare la fine della razza ariana, sostituita dai nuovi tedeschi, un colorato insieme di razze e culture. Cento facce di tedeschi dei giorni nostri, dal giovane biondissimo con gli occhi azzurri alla ragazza con i capelli afro, fotografati dall’obiettivo eclettico di Toscani sono state poi “trasferiti”, con la tecnica dell’affresco digitale, su grandi pannelli di cemento. Quello dell’uguaglianza razziale è un argomento che gli è particolarmente caro, tanto che lo ha proposto in passato sui cartelloni stradali oltre che sulle pagine pubblicitarie di riviste patinate.

«Sono molto legato a questo progetto che ho ideato prima della pandemia. Ho cercato facce nuove – racconta Oliviero Toscani – dei tedeschi contemporanei, per dimostrare come certi stereotipi siano superati. Non ho mai capito fino in fondo questo razzismo nei confronti dei tedeschi per le colpe dei loro nonni. Viaggiando mi sono reso conto che quando parli di “tedeschi” c’è sempre qualcuno che arriccia il naso. Ma i tedeschi di oggi non sono quelli del passato, sono il popolo europeo più evoluto, con una grande cultura, eredità anche di un antico passato. Così ho fotografato tante facce, dai tedeschi con la pelle nera ai biondi».

Un lavoro prestigioso per la Giannoni e Santoni che con grande passione e professionalità è diventata un punto di riferimento per il mondo dell’arte, dando vita alle intuizioni degli artisti fornendo materiali e strumenti per raccontare il loro modo di vedere il mondo.

 

Oliviero Toscani – racconta Antonio Giannoni – ha fotografato centinaia di tedeschi. Gli scatti sono stati selezionati e riprodotti dai nostri artigiani con la tecnica dell’affresco digitale su una base di intonaco. Il risultato sarà di forte effetto. Un racconto che mette insieme tante forme d’arte».

Source: Il Tirreno

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DA RIFUGIO DELLA FORNACE A RIFUGIO DIGITALE – IL TUNNEL ANTIAEREO RINASCE COME LUOGO D’ARTE.

A trasformare il vecchio canale di scolo, rifugio antiaereo durante la Seconda guerra mondiale, in uno spazio dedicato a mostre, eventi e performance riguardanti l’arte digitale, l’architettura, la fotografia e la letteratura è lo studio Archea Associati di Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi.

Inaugurato ufficialmente, come riportato dal Corriere Fiorentino, il 13 aprile 2022 in collaborazione con la casa editrice Forma Edizioni e Tornabuoni Arte con l’opera site specific Oro di Fabrizio Plessi, tra i primi sperimentatori della videoarte in Italia. Ad animare i 16 schermi disposti lungo il tunnel avvolto da maioliche cangianti e una moquette turchese si muove «Un gigantesco mosaico d’oro che — spiega Plessi — sciogliendosi respira nella sua liquidità sotterranea. Il Rifugio Digitale non è altro che un innovativo incrocio culturale che proprio in una città come Firenze trova lo stimolo per confrontarsi e sovrapporsi al preesistente. Ho voluto quindi trasformare l’acqua che ho immaginato scorresse in questo luogo tanto tempo fa in oro come buon auspicio e come desiderio umano verso un miglioramento della condizione esistenziale, esigenza viva e quanto mai sentita anche in questo nostro periodo».

«Uno spazio – secondo l’architetto Marco Casamonti – dove entrare e muoversi ma anche conoscere e sperimentare il digitale. Ci piace pensare, a maggior ragione oggi, che un posto percepito come luogo per ripararsi da un’aggressione fisica, un rifugio antiaereo, possa rinascere come spazio di libertà e di espressione, in un luogo d’arte».

Ph credits: Pietro Savorelli & Associati, Source: Icon Magazine

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Giovanni Ozzola ” Atto Unico / Single Act ” Galleria Continua / San Gimigmano

Produced by Giannoni&Santoni

Backstage/opening – Giovanni Ozzola “Atto Unico/Single Act”- Galleria Continua- San Gimignano
“Atto Unico/ Single Act ” – Giovanni Ozzola – Galleria Continua – San Gimignano – Produced by Giannoni& Santoni
“Atto Unico/ Single Act ” – Giovanni Ozzola – Galleria Continua – San Gimignano – Produced by Giannoni& Santoni
“Atto Unico/ Single Act ” – Giovanni Ozzola – Galleria Continua – San Gimignano – Produced by Giannoni& Santoni

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– Il Pollaio in Azienda – RISVEGLIO

IL POLLAIO IN AZIENDA

 In questa moderna pandemia, per un’azienda come la nostra – leader nel settore delle finiture artistiche – progettare un pollaio e mettere al centro del progetto la forma misteriosa e mitica dell’uovo assume il senso del risveglio, della rinascita, del ritorno ai ritmi genuini della natura.  Perché niente sia più come prima. Riscoprire la lentezza, ritrovare il tempo per pensare. Sporcarsi le mani per gestire un pollaio. Non in senso metaforico, ma nella concretezza del fare. Riaffermare con forza il ruolo cognitivo della manualità, base essenziale della creatività. Senza retorica o nostalgia; semplicemente per riproporre un modo di vivere basato su valori antichi, ma ancora di grande attualità: il rispetto, la reciprocità, la solidarietà, l’autenticità priva di furbizie e di sotterfugi, la solidità dei legami affettivi, il gusto delle cose semplici. Valori che la società odierna sembra avere dimenticato.

 

Blog Decorazione Restauro

Nuovi lavori – Giannoni & Santoni

Cantiere nuovo punto vendita coop.fi – Firenze Via Caracciolo
Giannoni&Santoni General Contractor

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Restauro Villa Pendola –  Livorno

Giannoni&Santoni


Restauro Chiesa San Martino –  Casciana Terme

Giannoni&Santoni General Contractor

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Restauro Villa Privata  nella campagna Toscana

Giannoni&Santoni

 

 

 

 

 


 

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Il particolare dell’opera di Michelangelo “Giuliano de’ Medici” fotografata da Aurelio Amendola, prende vita in un opera pittorica realizzata dagli artisti della Giannoni&Santoni.
In collaborazione con Gualtiero Vanelli
Direzione Artistica Alberto Bartalini


Toscana _ Ristrutturazione splendido  Resort

 Giannoni&Santoni
#workinprogress


Firenze_ Affresco digitale su fibre in prestigioso Resort sulle colline toscane

Progetto Architetto Alberto Bartalini

 Giannoni&Santoni
#workinprogress


Forte dei Marmi_ Ristrutturazione in Villa

Progetto Architetto Pietro Carlo pellegrini

 Giannoni&Santoni
#workinprogress


Accademia Musicale Pontedera
Nuovo Polo Musicale per Pontedera

progetto architetto Enrico Agonigi

 Giannoni&Santoni
#workinprogress

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ArtInsolite 2018- Lajatico – Giannoni&Santoni – “Aurelio Amendola: Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni”

 

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“Aurelio Amendola: Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni”

Regia Alberto Bartalini

Centro Polivalente San Carlo

Via Giacomo Matteotti, Lajatico

 

Giannoni&Santoni conferma il suo coinvolgimento nel mondo dell’arte e della cultura, partecipando all’evento artistico ArtInsolite a Lajatico con le opere della collezione “Aurelio Amendola: Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni”, esposte all’interno del Centro Polivalente San Carlo dal 13 luglio al 30 settembre.

 

Il 13 luglio inaugura ArtInsolite 2018, progetto artistico del Teatro del Silenzio, con la direzione di Alberto Bartalini e la curatela di Carlo Alberto Arzelà, quest’anno dedicato a Gillo Dorfles, che per oltre 80 anni ha soggiornato a Lajatico.

L’evento annuale accoglie nelle strade, nelle piazze e negli spazi del borgo immerso nelle colline, le opere dei più significativi artisti toscani, proposte in location inconsuete e suggestive.

 

Giannoni&Santoni espone all’interno del Centro Polivalente San Carlo gli affreschi digitali della collezione “Aurelio Amendola: Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni”.

Le immagini michelangiolesche di Aurelio Amendola, riproposte su diversi supporti successivamente trattati a mano, trovano una nuova matericità, attraverso una tecnica che unisce tradizione e innovazione, tecnologia e dimensione artistica.

 

La collezione, presentata in anteprima a Firenze alla Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno e nella Galleria von Hessenbeck, con la regia dell’architetto Alberto Bartalini, è proposta a Lajatico con tre varianti realizzate su supporti di fibra e cemento.

All’interno dello spazio, a completare la mostra, è presente la pietà di marmo “Cubic Vision” di Gualtiero Vanelli, prodotta da Robot City – Italian Art Factory, che sancisce la stretta collaborazione fra le due aziende toscane.

In mostra nella piazza principale del paese è esposta la Pietà in polistirolo in scala 1:1 di Gualtiero Vanelli e prodotta da Giannoni&Santoni.

 

Le due Cubic Vision di marmo e polistirolo richiamano alla terza imponente versione di oltre 5 metri, che fa da scenografia al centro del lago del teatro, in occasione degli annuali eventi del Teatro del Silenzio.

 

Giannoni&Santoni è un’azienda toscana di General Contracting specializzata in finiture artistiche di lusso, che unisce la tradizione artigianale italiana con l’innovazione e la ricerca.

Le lavorazioni di Giannoni&Santoni, includono interventi di restauro conservativo, realizzazione di superfici artistiche e la creazione di allestimenti museali e scenografici. Culmine dell’esperienza dell’azienda è “l’affresco digitale”, nato dalla fusione fra le idee pionieristiche ed eclettiche di Alberto Bartalini, avallate da Antonio Giannoni, e la continua ricerca di nuove tecniche di lavorazione della materia di Venio Santoni.

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LIGNUM SACRIS – Giannoni&Santoni – von Hessanbeck Gallery

La Giannoni&Santoni e la Galleria von Hessenbeck sono lieti di invitarVi alla presentazione di

                                                       “LIGNUM SACRIS”

 Interior design Capsule Collection disegnata da Ian von Hessenbeck in collaborazione con Luca di Castri

                    Giovedì 14 Giugno, Galleria von Hessenbeck- Via San Niccolò 101 rosso, Firenze

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von Hessenbeck Gallery – 10 Gennaio 2018 -Giannoni&Santoni – Aurelio Amendola – Michelangelo – Affreschi digitali & dintorni

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von Hessenbeck Gallery

presenta

Aurelio Amendola

Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni

pruduced by

Giannoni & Santoni

Regia Alberto Bartalini

von Hessenbeck Gallery

Via San Niccolò 101/r, Firenze

dal 10 Gennaio 2018

 

La Galleria von Hessenbeck è lieta di presentare la mostra “Aurelio Amendola: Michelangelo affreschi digitali e dintorni” prodotta da Giannoni&Santoni con la regia di Alberto Bartalini.

 Il 10 gennaio, dopo la presentazione ufficiale negli spazi dell’Accademia delle Arti del Disegno e il grande successo riscosso durante il periodo di esposizione, la mostra sarà ospitata nella Galleria von Hessenbeck, suggestiva location nel cuore artistico di Firenze.

La collezione “Affreschi Digitali e Dintorni”, nata dalla sperimentazione dell’azienda toscana, le idee pioneristiche ed ecclettiche del direttore artistico Alberto Bartalini e la dimensione artistica di Aurelio Amendola, propone le immagini michelangiolesche, immortalate dal fotografo, riprodotte su superfici materiche, successivamente trattate a mano, realizzate con le tecnica dell’affresco digitale.

La ricerca di nuovi campi espressivi, che accomuna la produzione di Giannoni&Santoni con l’attività di Aurelio Amendola, ha dato vita a opere di forte impatto emotivo che attualizzano le figure classiche di Michelangelo svelandone una nuova poetica e matericità.

La collezione sarà presentata all’interno dei 200 mq della Galleria von Hessenbeck, in via San Niccolò, via aristocratica nel cuore di Firenze, nella strada dell’argento.

Lo spazio rispecchia l’anima estetica ed esoterica del gallerista Ian Von Hessenbeck, che seleziona personalmente con grande sensibilità designer e artisti contemporanei.

La galleria, dalle alte pareti laccate di nero, accoglierà la personale di 12 opere di Aurelio Amendola realizzate da Giannoni&Santoni su supporti di cemento, oro, ossido di ferro, fibre e trasparenze, esaltandone al massimo eleganza e sensualità.

A completare la mostra saranno esposte la Pietà di dimensioni naturali in polistirolo e la Pietà di marmo realizzata da Gualtiero Vanelli, accademico dell’Accademia della Arti e del Disegno, titolare della Robot City_Italian Art Factory, azienda leader per la lavorazione del marmo che unisce tradizione e innovazione.

 

                            Foto Evento

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Giannoni&Santoni – Aurelio Amendola – Michelangelo – Affreschi digitali & dintorni

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Giannoni&Santoni

presenta

Aurelio Amendola

Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni

Regia Alberto Bartalini

Sala mostre dell’ Accademia delle Arti del Disegno

Via Ricasoli 68, Firenze

15 Dicembre – 6 Gennaio 2018

 

Il 14 dicembre, in un incontro rivolto a stampa, architetti, autorità, accademici e amici verrà presentata in anteprima la mostra di Giannoni&Santoni “Aurelio Amendola: Michelangelo, Affreschi Digitali e Dintorni” con la regia di Alberto Bartalini, direttore artistico di Giannoni&Santoni. Negli spazi dell’Accademia delle Arti del Disegno verranno esposte 15 opere della nuova collezione “Affreschi Digitali e Dintorni” raffiguranti le immagini michelangiolesche di Aurelio Amendola, realizzate dall’azienda.

 Dall’unione fra “l’affresco digitale”, tecnica espressiva nata dalle idee pionieristiche e eclettiche dell’architetto Bartalini, la sperimentazione dell’azienda toscana Giannoni&Santoni e la dimensione artistica di Aurelio Amendola nasce la nuova collezione “Affreschi Digitali e Dintorni”, in cui l’opera di Michelangelo immortalata dall’artista, viene riproposta su superfici materiche successivamente trattate a mano. L’iconografia dell’artista parla attraverso la materia, creando una realizzazione dall’alto valore artigianale, che attualizzando il repertorio artistico classico, crea apparati decorativi suggestivi dal fortissimo impatto emotivo.

La ricerca di nuovi ambiti espressivi accomuna la produzione di Giannoni&Santoni con l’attività di Aurelio Amendola, noto fotografo e Accademico delle Arti del Disegno, collaborazione nata dall’intuizione dell’architetto Bartalini che negli anni ha creato anche importanti connessioni fra l’azienda e affermati artisti del calibro di Claudio Zoccola, Stefano Tonelli, Caterina Crepax, Stefano Stacchini, Igor Mitoraj, Ugo Nespolo, Enrico Baj e Arnaldo Pomodoro.

Operando come una Bottega Toscana del Quattrocento, Giannoni&Santoni, recupera e reinterpreta lavorazioni antiche e, attraverso la propria cultura del mestiere e conoscenza dei materiali, sperimenta nuovi modi di plasmare la materia.

La mostra realizzata con la regia del direttore artistico della azienda Alberto Bartalini e frutto di una collaborazione con l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica accademia d’arte del mondo occidentale fondata da Giorgio Vasari e da Cosimo I de’ Medici nel 1563, presenta le opere di Aurelio Amendola in un contesto privilegiato, a pochi passi dagli originali michelangioleschi.

Nella sala principale saranno esposte 15 opere realizzate su supporti in cemento, oro, ossido di ferro, fibre e trasparenze, tutti materiali appartenenti alle collezioni Giannoni&Santoni. Al centro dello spazio sarà presente una rivisitazione della Pietà di Michelangelo  in polistirolo in scala 1:1 di suggestivo impatto.

Gualtiero Vanelli, anch’egli accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno, titolare della Robot City _Italian Art Factory, azienda leader per la lavorazione del marmo che unisce tradizione e innovazione, realizzerà una rilettura della Pietà in marmo di dimensioni 50x50cm, creando uno stretto dialogo con la Pietà fotografata da Aurelio Amendola e quella realizzata in polistirolo.

Libro Amendola Vaticano

All’interno dello spazio sarà possibile ammirare l’opera fotografica originale di Aurelio Amendola attraverso i suoi scatti più celebri e anche il volume “Michelangelo. La dotta mano”, pubblicato in tiratura limitata dalla Casa editrice FMR, che celebra il genio di Michelangelo Buonarroti eletto, nell’anno della fondazione, primo Accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno, immortalato dal celebre fotografo.
 

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Binario 21 –Installazione di VENIO SANTONI – “Artinsolite” – Teatro del Silenzio 2016 – Lajatico

“Binario 21”

installazione di Venio Santoni

“Artinsolite.” _Teatro del Silenzio 2016 _ Lajatico

Garage di Bano , Via C. Battisti

…Venio Santoni, con Binario 21, anima il ” Garage di Bano”, uno spazio scoperto e ripensato da Alberto Bartalini, in cui l’assoluto predominio del colore nero si proietta anche sull’altorilievo del fondo. Il nero inteso non tanto come negazione del colore, ma, al contrario, come sua efficace valorizzazione. Nell’altorilievo, colpito da un abbagliante, drammatico fascio di luce, emerge il tragico groviglio delle membra, spezzate e disarticolate dall’odio raziale. Binario 21, il luogo in cui ebbe inizio a Milano l’orrore della Shoah. Una tragedia che Venio Santoni vuole riproporre in un contesto vivo e dialettico, un occasione per costriure il futuro e favorire la convivenza civile, per riflettere su quello che in passato è stato definito “il peso morto della storia”: l’indifferenza. L’irregolare, irruenta macchia di vernice rossa gettata sulla scultura vuole proprio provocare una reazione indignata da parte di chiunque guardi,scosso dall’orrore dello sterminio. Un doloroso monito perchè ci si ricordi di ricordare.

Ilario Luperini

 

 

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COLLINAREA FESTIVAL – Vittorio Sgarbi a Lari presenta ” container”

CONTAINER

di Cesare Inzerillo

Festival Collinarea

Sostenuto da Giannoni & Santoni, Scenica Frammenti, Comune di Casciana Terme Lari, Abate s.r.l.

Collinarea festival, Vittorio Sgarbi a Lari presenta ” container”

Lari – Lunedì 25  Luglio è stato un  un giorno importante per il Collinarea Festival 2016. E’ stata infatti inaugurata nel centro del bellissimo borgo medievale  l’installazione artistica ‘Container’ di Cesare Inzerillo.

Erano presenti, oltre al critico d’arte Vittorio Sgarbi, Cesare Inzerillo, il sindaco di Casciana Terme Lari Mirko Terreni, l’architetto Alberto Bartalini e Loris Seghizzi, direttore artistico di Collinarea.

“Gli artisti vestono panni stretti, vivono sotto il ricatto di un sistema che quotidianamente mette a rischio la loro esistenza, il loro mestiere. Da qui, da questa considerazione, nasce il progetto d’arte che ha aperto, accompagna e caratterizza il Collinarea Festival 2016, eleggendone a protagonista un oggetto-simbolo: il container.
Questo contenitore si trasforma in un tentativo di risposta, che diventa risposta obbligata, all’urgenza di un luogo metaforico-fisico, un porto franco dove l’arte si possa esprimere senza le costrizioni di una società che la imprigiona. Quasi al pari di un migrante, di un profugo dell’anima, l’artista è obbligato a ricrearsi un personale contenitore mobile della propria espressività.”